Domanda:
Perché i rifugiati politici sbarcano qui da clandestini, se potrebbero farlo in maniera perfettamente regolare?
*COMPIX* Equità Libertà Legalità
2009-05-14 06:01:25 UTC
Come l'Onu ci ha ricordato a chiare lettere, l'Italia non può respingere i barconi di immigrati in procinto di sbarcare sulle nostre coste. Questo perché, in caso di promiscuità di cittadinanze all'interno di tali barconi, si rischierebbe di negare l'accesso a rifugiati politici. Che, ricordo, hanno diritto di asilo prioritario in barba a qualsiasi legge nazionale sull'immigrazione.

Ora: secondo l'ambasciatore libico in Italia, Hafid Gaddur, la Libia ospita circa 2 milioni di rifugiati politici provenienti da tutta l'Africa. E specifica anche che, nel caso in cui avessero intenzione di approdare in Italia, besterebbe loro inviare tutta la documentazione necessaria direttamente dalla Libia. E quindi varcare i nostri confini in maniera sicura e, soprattutto, regolare.

A questo punto vi chiedo: perché i rifugiati politici provenienti dalla Libia rischierebbero la vita (e il respingimento) per approdare clandestinamente sulle nostre coste, quando potrebbero farlo regolarmente? E a questo punto, sgombrato il campo da potenziali rifugiati politici presenti in quei barconi, ha ancora senso parlare di "respingimento illegittimo" da parte del Governo italiano?

Grazie a tutti.
23 risposte:
Johnny uncensored...
2009-05-14 06:17:52 UTC
Mi faccio una domanda da qualche giorno...



Come diavolo fa un migrante respinto a fare richiesta d'asilo (che sia ad un ufficio ONU o all'ambasciata italiana a Tripoli..) SE TUTTI I MIGRANTI RESPINTI VANNO IN UN CENTRO DI DETENZIONE???..



Mi sa che ci stanno prendendo tutti quanti per i fondelli..
RODAN
2009-05-14 06:08:24 UTC
Secondo me non c'è tutta questa consapevolezza in chi scappa ed ha diritti inquanto rifugiato politico.

Quando scappi dal tuo Paese non è che stai molto a riflettere sulla burocrazia.



La questione è che a questa gente che è a favore dei respingimenti non gliene frega niente se su quei barconi ci sono rifugiati politici o meno.



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Gian Luca voleva che tu scrivessi:

''Perchè i rifugiati politici sbarcherebbero qui da clandestini...''



Gian Luca, e sticazzi? Quando ci vuole ci vuole.



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Compix, l'ironia era assolutamente rivolta a Gian Luca, che si perde in ridicole correzioni e non gliene frega niente del contenuto della domanda.



Comunque, nella domanda tu stai mettendo in dubbio che i rifugiati politici sbarchino qui da clandestini, quindi la forma ipotetica sarebbe più corretta. Ma, ripeto. Chissenefrega! La domanda è chiarissima ed interessante.



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Ma lo so perfettamente, Compix, perchè capita anche a me spessissimo iniziare una domanda in un modo e finirla in un'altra. Io personalmente ce ne infilo una marea di errori nelle mie domande. Ti assicuro che la mia ironia era totalmente rivolta a Gian Luca. Ho puntualizzato solo perchè in realtà tu hai voluto puntualizzare.
Marco619
2009-05-14 06:33:37 UTC
Rischiano la vita forse perché non sono realmente tutti rifugiati politici e molto probabilmente perché le condizioni della Libia non sono così "accomodanti" come quelle EU in tema di asilo politico.

Ti ricordo che solo il 43% dei richiedenti asilo politico ottengono riconoscimento e aiuto dalla Nazione ospite. Significa che circa il 57% sono semplicemente clandestini, pertanto non meritevoli di essere accolti in Italia (possono, con onestà, accodarsi alla trafila burocratica).

Ieri sera, a Matrix (checché se ne dica dell'obiettività del programma, anche se devo sinceramente dire l'abbia trovato assolutamente imparziale), Maroni ha esposto le intenzioni del Governo Italiano sulla questione: sbrigare le trafile burocratiche in Libia per l'attribuzione del riconoscimento di rifugiato politico (anche attraverso personale europeo, siccome la Libia non è preparata in materia di asilo politico), respingere in toto coloro che non eseguono queste trafile burocratiche, poiché risulterebbero clandestini, chiedere all'Unione Europea l'applicazione del "principio di solidarietà", ossia che parte dei rifugiati politici vengano ripartiti tra tutti gli Stati EU, evitando la forte pressione generata in Italia dall'aumento spropositato e non assimilabile di immigrati e clandestini e rifugiati politici.

Attuate queste direttive, non avrà più senso definire illegittimo il provvedimento di respingimento in acque internazionali (il respingimento vale solo e solo se effettuato PRIMA di entrare in acuqe italiane).

Il respingimento deve tuttavia essere corrisposto da una politica di rimatri forzati, non di consegna di "volantini di via" (come amo definirli io i famosi fogli di via), con i quali gli immigrati clandestini possono fare tutto, fuorché uscire dal paese (sia per volontà che per mancanza di mezzi).

Una delegazione italiana od europea dovrebbe ottenere il permesso dalla Libia di verificare sul posto l'idoneità al diritto di asilo politico. Mi auguro vivamente che quel beduino di Gheddafi, nel suo egocentrismo e nella sua inferiorità, sia in grado di cogliere positivamente la proposta italiana ed eventualmente europea. Altrimenti il buonsenso mi porta a giungere a conclusioni sconcertanti: la Libia ha interessi nel traffico di immigrati tra l'Africa e l'Europa (che sia una professione quella di scafista?).
Giorgina
2009-05-14 06:18:25 UTC
Consapevole della lentezza delle procedure italiane (per avere un permesso di soggiorno materialmente in mano ci vuole più di un anno, praticamente arriva quando è già scaduto !!), credo sia altamente inutile e infattibile inviarci i documenti dalla libia per chiederci asilo politico, a meno che non abbiano un paio di anni della loro vita da poter aspettare, se poi tutto va bene.

E sostengo che con tutte le testimonianze sulla condizione nei centri di accoglienza-lager che ci sono là, gli sia anche impossibile inviarceli !
Maurizio / new
2009-05-14 16:39:24 UTC
Carissimo, sono così certo del tuo raziocinio che la domanda mi ha lasciato sorpreso.



Chiedetevi tutti semplicemente se, nei panni di uno che fugge da una situazione da inferno, vi accontentereste di stare in un paese con tutti gli annessi e connessi che ottimamente Johnny Latex descrive quando dall'altro lato del mare c'è il miraggio di una vita senza più paure??



Se conoscessero l'aria che tira, forse di paure ne avrebbero di più, e di certo il nostro governo sta facendo del proprio meglio per mostrare di saper togliere il doppiopetto e riprendere il manganello.



Proprio allo stesso modo, sulla paura dell'ebreo, un imbianchino austriaco portò l'inferno in terra, nel secolo scorso.



Nonostante ciò che Stivi suppone, le statistiche del governo italiano parlano chiaro, in ogni infornata di migranti, il 75% fa richiesta di asilo e di questi una buona metà, dopo numerosi controlli (se ho letto bene 31!) vede la richiesta accolta.

A ciò aggiungi i minori e le donne incinte, che devono essere accolte comunque.



Ecco, l'ultima infornata, circa 500 persone, sono state portate (o dovrei dire deportate?) direttamente in un campo di prigionia nel deserto libico. Senza nemmeno un controllo.



Ora, non so voi, ma io in Dio credo, e non deve certo venire la chiesa di Roma a ricordarmi ciò che è bene e ciò che è male.



Va benissimo l'idea di avere un punto di "selezione" in terra libica, ma fintanto che non è in grado di agire prontamente, non si può far finta che il problema non esista.



Allo stato attuale, se tu, nei panni di un migrante, cercassi di entrare come dici tu "dalla porta principale", puoi star certo che faresti a tempo a morire di qualche malattia in un campo di detenzione libico prima di avere in mano il tuo biglietto di ingresso.
2009-05-14 06:15:32 UTC
Il tuo ragionamento non fa una piega..... però presuppone che un rifugiato politico possa in tutta calma mettere insieme la documentazione, inviarla all'ambasciata, attendere gli opportuni controlli e verifiche e accertamenti e una volta ricevuto l'ok, salutare tutti, parenti e amici, prendere magari un taxi e poi via verso il porto con una nave sicura e confortevole, destinazione Italia...



Io non credo che questa trafila corrisponda alla realtà....



Mi viene da pensare che anche gli ebrei sono stati rifugiati politici e quando fuggivano dalla Germania verso destinazioni più sicure, non credo che avessero il tempo di seguire le formalità che vai elencando....



Insomma, secondo me non è possibile sapere a priori chi sia presente su quei barconi... se non fermandoli e procedendo con gli opportuni accertamenti....



Saluti,

Bohemian
DVXSVS onore a Merry Xmas
2009-05-14 20:16:16 UTC
scusa, ma tu dai retta all'ambasciatore libico?

mi meraviglio, da un berlusconiano abituato a dare retta a chiunque lo potevo capire, ma da te...
2009-05-14 12:12:19 UTC
Quoto quasi del tutto Johnny Latex; puntualizzo soltanto che all'interno dei centri d'accoglienza è presente un posto di polizia, attraverso il quale - e con il lavoro degli addetti civili - si determina lo status di asilante. Questo è uno dei modi.

In generale, ritengo che dovrebbe prevalere il buon senso etico: nel dubbio, si accolgono tutti e poi eventualmente si respingono i non aventi diritto per qualche motivo a restare sul suolo italiano. Respingere a priori gente disperata, bimbi, donne incinte, malati, rifugiati poltici distrutti da un viaggio massacrante è quanto di più disumano uno stato moderno possa concepire. Infatti, non è da Stati, è da aggregazioni spontanee selvagge agire in questo modo, con tutto il rispetto per i 'selvaggi': uso la parola nel suo significato etimologico, come tendo a fare con qualunque termine, ovvero risalire all'etimo del medesimo, anzicchè usarlo a muzzo.

Per quanto riguarda la Libia, suggerisco a questa piccola massa di disinformati di darsi una ripassata alla situazione internazionale.

Per quanto riguarda il tuo lessico/consecutio temporum, puoi stare più che tranquillo: risparmierai sicuramente 100.000 € (beato te che li hai...); ma ti sconsiglio d'impartire lezioni d'italiano: è quanto di più impopolare ci sia, attualmente...

(Quanto mi stanno sulle palle le persone che correggono presunti errori perchè non sanno che cosa rispondere)

Personalmente, provo costernazione per l'Italia: in questo momento: siamo il Paese più arretrato d'Europa, xenofobo, razzista, fascista e conservatore nella più retriva delle accezioni possibili.
kaleila
2009-05-14 09:02:59 UTC
Ciao!

Cerco di sintetizzare e rendere semplice il concetto il più possibile:

in effetti accade che in questo caso specifico la Libia è un "paese di transito" e non il paese di origine. Nel caso in cui un soggetto ha diritto all'asilo politico, l'espletamento dell'iter burocratico dovrebbe aspettarlo nel Paese di origine il che in molti casi risulterebbe molto rischioso. Nella normativa italiana, il respingimento prevede il rimpatrio nel paese non necessariamente di Origine (come da termine "rimpatrio" ci si aspetterebbe) bensì anche nel paese di transito.. ovvero la Libia. Il respingimento in sè e per sè è legale, il problema nasce su come viene effettuato. Del resto l'Italia non ha più una frontiera esterna terrestre visto che adesso anche la Svizzera ed il Liechtenstein sono entrate nell'area Schengen sicchè l'unica frontiera esterna è il mare mediterraneo.

Ricordo che anni fa, era previsto il respingimento alla frontiera quando degli individui cercavano di entrare dalla Slovenia in Italia via Trieste illegalmente. Il respingimento in questo caso, come nel caso del Mediterraneo, è possibile ma con dei limiti. Prima di effettuare il respingimento è infatti necessario mettere gli individui nella condizione di:

-chiedere asilo politico

-richiedere lo status di rifugiato

-richiedere cure mediche urgenti e necessarie (ad esempio una donna incinta che sta per partorire).

Queste tre condizioni valgono anche nelle acque del Mediterraneo ma i migranti non sono stati messi nella condizione di chiedere una delle tre cose.



Mi nasce comunque il sospetto che le norme proposte dal nostro Governo non combattano la tratta degli essere umani così come spesso decantato ma che anzi, la alimenti visto che coloro i quali "accompagnano" le persone dal paese di origine al paese di transito, saranno le stesse che dopo, li porteranno indietro.



Una politica seria in materia di immigrazione è necessaria.. ma è anche necessario e doveroso il rispetto dei diritti umani, dei Trattati Internazionali.

Non è "cacciando" indiscriminatamente che si risolve un problema perchè lo si esaspera.





@aggiungo una cosa a quanto detto da Marco 619: la Direttiva dell'UE del 2008 in materia di immigrazione verrebbe a decadere di fronte all'approvazione del "reato di clandestinità" da parte dell'Italia in quanto esiste un comma che prevede la non applicabilità della stessa nel caso in cui l'individuo abbia una sanzione penale. Con l'introduzione del reato di clandestinità, anche chi avrebbe diritto di asilo, si ritroverebbe a non poterlo ottenere in virtù di tale reato.

Mi sembra un gravissimo passo indietro che mi riporta ai diritti violati a molti Rumeni anni or sono. Prima dell'ingresso della Romani nell'UE infatti, se le autorità Italiane con un decreto di espulsione, cacciavano un Rumeno dal territorio italiano, questi in virtù di un accordo tra Romania ed Italia, si vedevano ritirare il proprio passaporto per 5 anni senza la possibilità di lasciare il paese. La gravità della cosa risiede nel fatto che, nel caso in cui un individuo impugnando il decreto di espulsione, fosse stato riconosciuto dal Tribunale Italiano come avente diritto di restare in Italia annullando il provvedimento di espulsione, la conseguenza dell'allora vigente legiislazione era irrimediabile in quanto, non corrispondeva l'automatica restituzione del passaporto da parte delle autorità rumene al proprio cittadino che si ritrovava negato un diritto riconosciuto anche dall'Italia fino allo scadere dei 5 anni previsti dall'accordo bilaterale Italia-Romania.
2009-05-14 06:12:57 UTC
credo che la condizione di rifugiato politico sia non per tutti i clandestini,ma forse cio' che li spinge a venire sui barconi(i quali ammettiamolo non è che abbiano molti comfort) sia anche un po' l'ignoranza in materia....

Il fatto di illegittimità nel respingimento dei barconi credo sia dato dalla situazione per la quale noi siamo sotto l'ONU e quindi non si possono respingere dal momento in cui solcano le acque internazionali
2009-05-14 11:09:37 UTC
io non vedo nulla di illegittimo.

e ti spiego perchè:



sono siciliano. ho amici che lavorano al CEI di siracusa e a Lampedusa, medici, infermieri e responsabili di settore.

per quanto raccontano loro (la maggior parte sono volontari e prendono una miseria al mese..insomma, sono persone buone!), non c'è spazio.

i clandestini stanno rinchiusi li dentro un pò tipo sardine. insomma, c'è un disagio reale, non siamo più in grado di offrire ospitalità.



I rifugiati politici sui barconi, ovviamente, non ci sono mai stati!! nè mai ci saranno!! mica hanno bisogno di usare i gommoni per venire qui!

(vedi battisti in brasile.. c'è andat in aereo ed è stato accolto subito!! :P)



e a favore di ciò, cito la "lita" tra malta e italia. lite risolta con i clandestini fatti approdare nel porto di siracusa. Non c'erano i famosi "rifugiti politici" come si diceva.

quindi, altri clandestini (quindi persone), costrette a stare in 10 in una stanza. o.O'



è un buon motivo per respingere o no?



spero di non essere frainteso.

per cui specifico che la solidarietà e l'ospitalità devono essere date se si può offrire un servizio decente a quei poveracci. e siccome ci sono italiani che stanno in situzazioni non gradevoli.. io dico basta alla presunta solidarietà! e non sono solo. .anzi.. solo nel web sento ancora chi si lamenta riguardo a questa legge..

mah..

divertetevi sul web

:)
?
2009-05-14 08:47:15 UTC
arrivano clandestini perchè quella del rifugiato politico è solo la scusa (vecchia come il mondo) che usano x non farsi rispedire indietro.

bella trovata

ma xkè non si rifugiano tutti a bruxelles o al palazzo dell'onu invece di venire a rompere le palle o noi?
2009-05-14 07:12:07 UTC
Ciao Indro :)

Io credo che per un rifugiato politico sia molto difficile mettere insieme documenti che dimostrino tale condizione...

Ho letto e riletto la tua domanda, forse sarò stupida, ma non riesco a capire il senso della domanda.

Io comunque credo che su tutta sta storia si stia facendo della politica sulla pelle degli altri, di gente che rischia la vita...

Detto poi sinceramente non sappiamo realmente come venga tratta la gente in Libia... O si?

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Ok, grazie per il chiarimento.

Si tranquillo, l'avevo intuito già in altre domande che non davi pollici... Gli imbecilli ci sono sempre purtroppo...

kiss you
2009-05-14 07:02:58 UTC
no perchè se li regolarizzano come si deve la sinistra perde voti e consensi
2009-05-14 06:39:31 UTC
perchè evidentemente non sono perseguitati politici,ma semplici criminali.
2009-05-14 06:29:50 UTC
semplicemente perché nessuno di loro è rifugiato politico
2009-05-14 06:20:42 UTC
qllo che mi chiedo anch'io.



https://answersrip.com/question/index?qid=20090514053809AAQ31Rt
2009-05-14 09:29:42 UTC
Mi fa ridere sia la tua domanda che la dichiarazione dell'ambasciatore libico. Naturalmente è una risata sarcastica. I rifugiati politici sono FUGGITI dal loro paese. Anche ammesso, e non concesso, che vengano "ospitati" in Libia (io direi che vengono incarcerati in Libia), quale documentazione dovrebbero fornire? E chi gliela dovrebbe dare? Lo stato d'origine? Dai, voi destroidi vi state arrampicando sugli specchi per tentare di dimostrare l'indimostrabile.



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Cancellieri in the face
2009-05-14 06:08:36 UTC
Infatti oggi hanno consegnato le prime motovedette alla libia per ovviare al problema: come partono si stoppano... così all'onu non hanno motivo di smungere l'Italica zucchina
2009-05-14 06:37:36 UTC
ogni tanto vedo una domanda di buon senso e che fa riflettere sia a destra che a sinistra.



credo che un buon 90% degli immigrati non abbia titolo per fare domanda di asilo politico , anche se provengono da zone di guerra non sono in pericolo di vita o rifugiati politici.



detto questo se pago 2/3 mila dollari e rischio la vita per arrivare dove potrei farlo senza tanti sforzi vuol dire che un certo tornaconto ce l'ho

ricordiamoci che in libia [tre anni di presidenza per i diritti umani ONU]

ci sono i centri dove basta fare domanda per essere ammessi in stati europei come rifugiati politici.





in ultima ipotesi avere persone dentro un barcone di clandestini che abbia titolo di rifugiato politico è una carta da giocare per le organizzazioni che lucrano su questi traffici.

di fatti la prima contestazione fatta anche dalla sinistra è stata ma dentro quei barconi c'è gente che ha i requisiti per avere asilo politico

non potete respingerli.

diciamo che serve avere quel tipo di migranti per avere una giustificazione valida perchè questo tipo di operazione non venga bollata come [la tratta dei negri ].
?
2009-05-14 06:23:52 UTC
Ripassa i periodi ipotetici e i congiuntivi ... una domanda posta così suona malissimo !
Occhi di ghiaccio
2009-05-14 06:05:42 UTC
eliminiamo le carte della costituzione e dei dirittu umani ,che rendono tutti gli immigrati invasori clandestini dei poveri rifugiati politici.

I veri rifugiati politici sono i vechhi comunisti come te.....
2009-05-14 06:05:14 UTC
minkia fai un riassunto e poi ti dico qll ke penso io! e che è! uffy


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