Walking Wisdom
2011-05-01 20:09:21 UTC
" Avete mai avuto a che fare con la prassi per l'ottenimento del visto per entrare in Italia?
Se siete italiani, come me, certo che no. Per saperlo, bisogna avere condiviso l'esperienza di qualche amico o conoscente straniero che ne abbia avuto bisogno.
La legge italiana sull'immigrazione ha un dettaglio terrificante: fornisce sì le norme (che ad una prima lettura appaiono eque) ma concede FACOLTA' DISCREZIONALE ai vari consolati ed ambasciate di applicare condizioni più restrittive, a piacere e senza il bisogno di motivare.
Questo, in pratica, significa che le ambasciate ed i consolati italiani che risiedono in "certi" paesi, hanno come missione quella di incentivare la clandestinità, per le ragioni che ha ben spiegato l'autore dell'articolo (Walking Wisdom: qui l'autore del commento si riferisce all'articolo del quotidiano online che sosteneva la tesi dell'immigrazione clandestina come strategia concertata per fornire mano d'opera a basso costo e manovalanza alla criminalità).
Quindi, cosa fanno? Applicano condizioni impossibili per l'ottenimento del visto d'ingresso, spingendo il richiedente a rivolgersi ad organizzazioni criminali per entrare clandestinamente.
Mediamente, la tariffa chiesta da un'organizzazione criminale è di 4-5 mila euro (si arriva fino a diecimla in certi paesi) per farti entrare clandestinamente in Italia, mentre il costo di un normale visto non sarebbe superiore a 50 Euro.
Perché il clandestino spende 4mila Euro quando invece potrebbe spenderne solo 50? Che sono scemi?
Niente affatto. Spendono quelle cifre perché ci sono costretti. Le ambasciate ed il loro uffici periferici (consolati) fanno ostruzione al rilascio dei visti regolari.
Perché il clandestino fa comodo e bisogna far di tutto per evitare che si regolarizzi. "
Siete d'accordo o no? Perché?