Domanda:
Mi date una definizione di LIBERTA RELIGIOSA IN ITALIA?
2009-03-05 01:39:44 UTC
Oggi la libertà religiosa è tutelata dalla maggior parte degli Stati moderni attraverso Costituzioni e, in sede internazionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo firmata all'ONU nel 1948.

In Italia la Costituzione difende questo diritto agli articoli 3, 7, 8, 19, 20, 117/c a cui si rimanda per approfondimenti. Inoltre concorrono leggi apposite, come il Concordato fra Stato e Chiesa (chiamato nella sua prima stesura col nome di Patti Lateranensi), e intese analoghe fra lo Stato ed altre religioni.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.
Articolo 117(LEGGI IL COMMA C)
La potestà legislativa è esercitata dallo Stato [cfr. art. 70 e segg.] e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l'Unione europea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull'istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e locale; opere dell'ingegno;
s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali.
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni; commercio con l'estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei pr
Quattordici risposte:
orsoproli
2009-03-05 01:57:41 UTC
Ma come, non lo sai che la nostra costituzione è sovietica, cribbio!

Figurati se un comunista ateo e mangiabambini permette la libertà di religione....



Seriamente, secondo il dettato costituzionale è chiarissimo che per la nostra costituzione un musulmano ha il pieno diritto di professare la sua religione. Solo che per alcuni al governo la nostra carta è un optional e vale solo la loro visione xenofoba o estremista bigotta cattolica, contrariamente anche allo stesso Vat che invece è più tollerante a permettere culti di altre fedi.

Addirittura alcune parrocchie rendono disponibili occasionalmente sale e spazi per esse, compresa quella musulmana.



C'è, è vero, una maggioritaria tradizione popolare in Italia che corrisponde ai riti cattolici (pensa solo alla maggior parte dei giorni festivi in calendario) che fanno parte della nostra identità nazionale senza esserne però un'esclusiva (non esiste solo una cultura cattolica, ma esistono anche altre culture religiose anche se piccole, come altre culture laiche perlopiù di derivazione socialista/comunista o liberale). Quindi, mentre potrei essere d'accordo a togliere crocifissi o altri simboli (di qualsiasi religione) da ambienti statali, su altre cose, tipo il presepio a scuola, o (in ambito profano) certi tipi di piatti tipicamente italiani (magari perchè c'è maiale o una parte di carne non viene tagliata in certo modo) sono contrario al loro divieto. Semmai lasciare la libertà di scelta a ciascuno secondo le proprie convinzioni, anzi sarebbe un arricchimento per imparare a tollerare il diverso da te e conoscerlo secondo i propri e i suoi pensieri, in libero confronto.



@FRODO bruciare il crocifisso non è certo un atto di libertà, ma solo uno stupido vandalismo. Libertà può essere semmai criticarne l'affissione in ambienti pubblici laici.



@ L'ANTI B quello che esprimi è in parte vero, ma anche da noi il Vat non è da meno a quanto intromissione nello stato. Magari in forma più sofisticata e meno diretta, ma quanti nostri parlamentari ne sono lacchè e impongono loro convinzioni fideistiche e non laiche.

Fare moschee potrebbe invece essere un modo per tenere alla luce del sole quanto affermi e quindi più controllabile. Inoltre si potrebbe studiare (come con la Chiesa) una forma di concordato con dei paletti precisi per salvaguardare la laicità. Diversamente, oltre a non risolvere il problema, lo esasperi e aumenti le tendenze estreme.



@DAVIDEEE e chi definisce il buon costume? L'inquisitore di turno o l'ipocrita moralista con la sua pruderie?

Ordine Pubblico? Allora dai loro gli spazi richiesti e toglili dai marciapiedi.



Mi sembra che GIORGIO ti abbia risposto. Aggiungo sul comune senso morale: di solito si intende coloro che esibiscono nudità a livello porno o simili, oppure atteggiamenti palesamente denigranti in modo offensivo verso chi la pensa diversamente. Se ti offende uno che prega, anche se un dio diverso dal tuo, significa solo che TU hai scarso rispetto e sei offensivo, quinsi sei un amorale...

Prova a metterla così: il loro avere uno spazio pubblicamente riconosciuto una volta ottenuto, impedisce comunque a te di frequentare una chiesa di altra fede se ne hai una?

Se sì, mi sembri che ti perdi in una bolla di sapone gonfiata da una propaganda xenofoba e limitata mentalmente.

La libertà così tanta sbandierata da noi occidentali mi sembra che sia che ognuno possa fare una scelta senza impedire ad altri di farne una diversa. Questo è il miglior messaggio che puoi dare loro e che può intaccare meglio i fanatismi integralisti più di qualsiasi atteggiamento repressivo che paradossalmente li aumenta.

Se no, allora forse potresti aver ragione, ma leggi anche quanto da me sostenuto prima.



@TRISTAN non è ora di cambiare disco? E' l'ennesima volta che ritrovo il tuo copia e incolla.
Pritel
2009-03-05 01:49:11 UTC
Il concetto di libertà religiosa in Italia sulla carta è democratico,

peccato che poi di fatto l'eguaglianza tra le fedi non ci sia perchè mentre la chiesa cattolica l'8x1000 lo riceve subito, agli altri arriva dopo 4 anni.

Tanto per citare un caso....

Dove c'è una chiesa o una religione egemone, la libertà religiosa è difficile che ci sia.
2009-03-05 02:55:03 UTC
certo che e' giusto, ma purtroppo in italia avete dei leghisti e dei razzisti che sono molto peggio dei talebani che criticano tanto.
Mag0_3
2009-03-05 02:16:28 UTC
Art. 19.

Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.



quindi se gli italiani vedono un musulmano pregare in una qualsiasi piazza della citta devono essere contenti, perke la loro costituzione viene rispetata. la costituzione è un grande traguardo a cui è arrivata l' italia...
2016-12-16 16:04:58 UTC
sono d'accordo con te, sembra che al papa gli abbiano fatto un torto! ma scusa hanno perfettamente ragione! quell'università riguardava un tema/argomento, del quale secoli fa l. a. Chiesa non ne era d'accordo, e ora viene il papa e con l. a. sua bontà ci viene a fare l. a. sua messa? no no no pubblicità? mah... cmq... lui deve fare il papà! e non mestieri che nn sono di suo riguardo
Giorgio
2009-03-05 03:10:32 UTC
Chi è che ha detto la cazzata che i riti musulmani sono contrari all'ordine pubblico e al buon costume?

E' evidente che non sai di cosa parli.



La libertà religiosa in italia è un diritto formalizzato ma, come molti altri diritti ultimamamente, reso virtuale, o meglio scavalcato e ignorato dai potenti di turno.



Prendiamo ad esempio la moratoria sulla costruzione di nuove moschee.

E' una norma incostituzionale, ma nessuno se ne preoccupa(è difficile per gli italiani comprendere il significato profondo del diritto, che prevede che ciò che pretendi per te lo devi concedere agli altri) e come questa ve ne sono molte altre che tendono ad eludere il divieto di discriminazione e il diritto di uguaglianza di tutte le confessioni, spesso e volentieri a vantaggio della religione cattolica.

Basti ricordare a tal proposito che lo stato italiano non è ancora addivenuto a siglare l'intesa con l'islam(art 8 cost), sebbene la comunità islamica stia spingendo affinchè si giunga ad un accordo da più di dieci anni, e senza la conclusione della suddetta intesa la confessione sarà sottoposta a leggi molto più restrittive(risalenti, pensate un pò, alla legislazione fascista del '29-'30), in netto contrasto, ancora una volta, col divieto di discriminazione delle confessioni religiose e del loro diritto all'uguaglianza formale e sostanziale.



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@davide: ma che stai dicendo?



Per buon costume si intende-secondo consolidata giurisprudenza, non secondo me- la tutela del sentimento morale dell'individuo, nell'aspetto riguardante quello che è considerato il comune senso del pudore in un dato momento storico in un dato contesto sociale.



Per quanto riguarda l'ordine pubblico, non c'entra niente l'occupazione di suolo pubblico, non mi pare che i riti e i precetti della religione musulmana contemplino l'occupazione abusiva di spazi. L'ordine pubblico è un concetto più ampio-che evidentemente non conosci-, a sanzionare l'occupazione abusiva ci pensa il codice penale. Qui si sta discutendo di libertà religiosa, e del connesso diritto-imprescindibile per assicurare il godimento di una piena libertà religiosa- di professare liberamente la propria fede e di osservarne i riti.

L'ordine pubblico rileva in questa circostanza solo ed unicamente quando i principi della confessione in esame, così come risultanti dallo statuto di una propria organizzazione di rappresentanza, confliggano con i principi che stanno alla base dell'ordinamento, cosa che sarebbe di ostacolo al godimento dei diritti connessi alla qualificazione riconosciuta di confessione religiosa.
2009-03-05 02:18:45 UTC
ti acendo una stellina
Picopallino70
2009-03-05 01:49:24 UTC
penso che il concetto di libertà religiosa, sia abbastanza spiegato in quello che hai riportato nella tua domanda
2009-03-05 05:10:46 UTC
GLI ITALIANI, CON LA LORO INFIMA AUTOSTIMA, RISERVANO SOLO PAROLE D'ODIO VERSO IL CRISTIANESIMO



MA ALL'ISLAM CONCEDONO TUTTO PER PAURA DI ESSERE TACCIATI DI INTOLLERANZA



QUINDI NON C'E' LIBERTA' RELIGIOSA NEL MOMENTO IN CUI IN ITALIA UN ITALIANO VIENE DISCRIMINATO PER ESSERE CATTOLICO
2009-03-05 03:57:36 UTC
non sei un comunista se lo dici. In Italia c'è(ci dovrebbe essere) la libertà di professare la religione che più ci piace....che sia cattolica, protestante, musulmana, buddista, induista....

In pratica però(te ne accorgi semplicemente guardando il TG) c'è una confessione che prevarica sulle altre...





e NON ho detto quale, quindi sta a voi capire....
2009-03-05 02:35:27 UTC
intanto mi domando se è necessario ogni volta scrivere 8 km di domanda......bah...

cmq sia, il concetto di libertà religiosa è chiarissimo.

e non mi servono gli inutili 8 km di parole che hai scritto. mi bastano 4 righe.

"Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume."

questo esprime perfettamente il concetto.

chiunque professi la religione che vuole. MA CHE NON SIANO RITI CONTRARI AL BUON COSTUME.

spesso la libertà religiosa per i musulmani equivale a un rito contrario al buon costume e all'ordine pubblico. risulta pertanto da impedire in modo rigoroso.







orsoproli:



buon costume? l'interpretazione è soggettiva ma la legge aiuta ad inquadrarlo meglio.

manifestazioni religiose carnevalesche confliggono con il buon costume, essendo un costume a noi sconosciuto.

e l'ordine pubblico...occupare abusivamente suolo pubblico è contrario all'ordine pubblico. e si DEVE denunciare chi occupa abusivamente spazio comune.

pertanto...hai fatto un intervento assolutamente inutile e fuori luogo.







lavinia:

una religione che prevarica sulle altre?

bene, sappi che l'88% degli italiani si professa di religione cattolica.

indagine eurispes se vuoi controllare.

pertanto mi sembra normale...

torna a dormire, buonanotte







giorgio



si è vero, io non so di cosa parlo.

e tu vaneggi...mi dispiace che basaglia abbia chiuso i manicomi perchè era il posto giusto per te.
2009-03-05 02:21:18 UTC
secondo me se sostieni che un musulmano possa professare la sua fede religiosa come tutti gli altri , cadiamo in errore TUTTI io e te compresi, con la differenza che a me qualcuno ha aperto gli occhi. Allora non la faccio tanto lunga perchè mi stufo di dilungarmi nello scrivere, ti dico solo qualcosa in modo che tu possa riflettere, e cioè l'Islam non è SOLO RELIGIONE come la maggioranza degli occidentali crede, così come l moschee non sono da paragonare alle nostre chiese e il motivo è molto semplice . Nei paesi musulmani la RELIGIONE e lo STATO si fondono e le leggi si mescolano con la religione in un modo tale che condizione la vita civile della gente. Nei paesi islamici tutti sono sottomessi ad Allah compreso un presidente o governatore di uno stato o di una provincia per cui i cittadini di quesi paesi non possono liberamente decidere sulle proprie condizioni senza essere oppressi dalle decisioni dei vari notabili delle varie zone che immancabilemente fanno la loro predica mescolando la religione con le istituzioni. Ora mi spieghi come possiamo integrare nella nostra società persone che non accettano la nostra regola secondo la quale la religione è nettamente separata della vita civile del paese? Ecco perchè è difficile mettere in atto per i musulmani quello che vale per tutte le altre religioni, la moschea è luogo di incontro dove si discute di tutto, si fa politica e si organizzano mille cose che in un tempio o chiesa non sarebbe possibile. La costituzione secondo me sotto questo punto di vista andrebbe rivista e corretta proprio perchè l'islam non è solo religione come tutte le altre.
2009-03-05 01:49:04 UTC
Libertà religiosa è bruciare il Crocifisso quanto ti pare.

Invece, se bruci il Corano, vedi che succede alla tua intera stirpe.
castoro
2009-03-05 03:03:58 UTC
Libertà religiosa è lasciare credere liberamente che Gesù sia Dio senza il rischio di essere decapitati!



ciao amico..

ps nn ho letto il tuo ennesimo copia incolla!


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