Prima di tutto la storia e la preistoria ancor di più, era composta da popolazioni che migravano, da un posto all'altro del mondo(per migliaia di anni) per i piu differenti motivi,(cambiamenti climatici, aumento popolazione, pressione di altri popoli piu agressivi, considerando che non erano agricoltori)ma che però in sostanza si condensavano in uno solo, migliori condizioni di vita( come succede anche ora) quello che cambiò davvero la storia fu l'agricoltura, e la stanzialita delle popolazioni.
La faccenda è che un popolo migrante non distrugge una civiltà, ma, al contrario amalgmandosi con essa la migliora, ormai è storicamente dimostrato che le barriere sono inutili, ci anno provato i cinesi con la grande muraglia, è non è servita a nulla, pero sono riusciti poi integrandosi con gli invasori a "civilizzarli"poi gli antichi romani, con i" limes", non è servito a nulla,la storia è piena di invasioni e ricombinazioni delle popolazioni.
Il genocidio degli indiani d'america, o di altre popolazioni come gli aborigeni australiani, è il risultato invece di una cultura (quella bianca)che si sentiva superiore(quindi incapace di fondesi con gli indiani d'america) ed era incapace di vedere la bellezza della cultura indigena,troppo lontana dalla sua,questa cosa combinata con l'avidità di terre e non solo per coltivare, a portato a quel drammatico risultato, considerando che per gli indiani (cacciatori raccoglitori, per lo più nomadi)era inconcepibile dividere la terra in confini, e peggio ancora recintarla, per loro la terra era come il cielo di tutti gli uomini.
I bianchi avevano in realtà, portato la "loro"civiltà insieme ad uno sviluppo tecnologico che avrebbe presto distrutto la preistorica, civiltà dei popoli indigeni.Questo non significa che gli europei erano "superiori"in realtà avevano avuto un processo storico diverso e più complesso, che in "quel", momento storico li rendeva più forti.