A mio parere parti da un punto di vista sbagliato.
I clandestini non possono lavorare onestamente, altrimenti sarebbero in regola con la legge.
Per quanto riguarda i rumeni, purtroppo è la somma che fa il totale e purtroppo stanno diventando troppo i casi delinquenziali in cui sono coinvolti.
Prova ad esempio pensare che molti che si trovano qui, magari potrebbero avere problemi di legge anche nel loro Paese.
Chi vive clandestinamente non può in nessun caso essere ritenuto onesto, altrimenti si fa un torto a coloro che pur con estremo sacrificio pagano le tasse e cercano di vivere nella legalità. Tutto il resto è solo convenienza o illegalità.
Quelli che fanno i delinquenti con il permesso di soggiorno non sono diversi dai nostri delinquenti, ma mentre i delinquenti nostrani te li devi tenere per forza, gli altri li puoi e devi rimandare nel loro Paese di origine.
Non fatemi il paragone con gli italiani che espatriano o con il solito buonismo. O applichiamo questa regola con tutti italiani compresi ( ma per gli italiani non si commuove nessuno) o apriamo le frontiere a chicchessia e poi non lamentiamoci.
P.S. Quando sono nata, le frontiere erano già presenti e mi sembra che l'abbiano tutti gli Stati.Quindi o si entra con un permesso di soggiorno e di lavoro o si sta a casa.
Volete una dimostrazione. Io ho lavorato in tanti Paesi dell'Africa per ditte Italiane che facevano interventi per conto della Banca Mondiale, della U.E o finanziati dai nostri governi, perciò non pagati da loro. Ebbene i permessi di lavoro andavano rinnovati ogni tre mesi. Quando il permesso scadeva, dovevi lasciare il Paese in attesa del rinnovo.
Rendetevi conto cosa questo comportava, ma nessuno di noi si è mai sognato di trasgredire la legge in vigore.
Quando nel dopo guerra molti italiani sono immigrati all'estero, lo hanno fatto legalmente, perchè se ti prendevano non tornavi più indietro e li le prigioni non sono come le nostre....
Non si tratta di razzismo, io ho molti amici Africani, si tratta di trovare il modo di gestire questo stato di cose per noi e per loro.